Cos’è
Il Fondo sostiene l’aggiornamento e lo sviluppo delle competenze dei lavoratori, in risposta alle esigenze del mercato del lavoro moderno, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e da un’attenzione crescente alla sostenibilità. Il Fondo rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza della formazione e agevola in questo modo l’innalzamento del livello del capitale umano.
Il decreto relativo al Fondo Nuove Competenze, giunto alla sua terza edizione, è stato pubblicato il 26 novembre 2024 sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro dopo una lunga attesa di vari mesi.
Questa edizione del Fondo, che viene ridenominato Fondo Competenze per l’innovazione, è finanziata inizialmente con 731 milioni di euro che potrebbero aumentare fino a circa 800 milioni grazie ai risparmi accumulati nelle precedenti edizioni.
Tra le novità della nuova edizione, spicca la possibilità di includere nei percorsi formativi finanziati anche il personale non ancora assunto, favorendo l’integrazione tra formazione e selezione, con percorsi dedicati anche ai neoassunti e ai disoccupati che hanno superato una preselezione.
Dotazione finanziaria
La dotazione iniziale del Fondo ammonta a 730 milioni di euro.
Aree di intervento
Le aree di intervento dei piani formativi includono:
- Sistemi tecnologici e digitali
- Intelligenza artificiale
- Sostenibilità e impatto ambientale
- Economia circolare
- Transizione ecologica
- Efficientamento energetico
- Welfare aziendale e benessere organizzativo
Il piano dovrà inoltre documentare le competenze già possedute dai lavoratori e prevedere interventi di formazione personalizzati in base ai fabbisogni specifici. La progettazione dovrà essere coerente con gli obiettivi di apprendimento indicati nel decreto ministeriale 115/2024, riferiti ai repertori di competenze di settore.
A chi si rivolge
- Sistemi formativi (25% delle risorse): destinati a gruppi di imprese guidati da un big player, in linea con la direttiva UE 2023/2775.
- Filiere formative (25% delle risorse): rivolte a imprese di piccole e medie dimensioni (PMI), preferibilmente inserite in distretti territoriali, reti produttive o filiere con vocazione economica specifica.
- Singoli datori di lavoro (50% delle risorse): per interventi diretti da parte di singole imprese.
Cosa prevede
Lo strumento prevede la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto per:
- 60% delle quote di retribuzione
- 100% dei contributi previdenziali
Per i percorsi presentati da sistemi formativi o filiere formative, la quota retributiva finanziabile sale all’80%.
Il 100% della retribuzione oraria è coperto per lavoratori disoccupati da oltre 12 mesi, assunti con contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca successivamente alla pubblicazione del decreto ministeriale e prima dell’inizio della formazione.