Cos’è
L’iniziativa è volta a promuovere l’integrazione sociale delle persone a rischio di povertà o esclusione sociale, compresi bambini e indigenti. L’azione mira a incentivare la partecipazione dei destinatari alla pratica sportiva e all’accesso a terapie non farmacologiche, favorendo inclusione e benessere attraverso attività strutturate.
A chi si rivolge
1. Persone con disabilità, indipendentemente dall’età e dal reddito, che rientrano in almeno una delle seguenti categorie:
- Beneficiari della Legge 104/1992 (art.3);
- Persone con disabilità seguite dai servizi sociali o sociosanitari;
- Persone con disturbo mentale o dello spettro autistico in carico ai Centri di Salute Mentale.
2. Minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni appartenenti a famiglie con ISEE non superiore a €18.000.
Possono presentare domanda di contributo:
- Enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
- Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al CONI.
Ogni soggetto può presentare una sola proposta progettuale, in forma singola o aggregata, e in caso di partenariato sarà necessario designare un Ente Capofila per la gestione delle attività.
Cosa prevede
Il contributo pubblico è a fondo perduto e copre integralmente i costi per:
- Pratica sportiva per minori con disabilità;
- Attività sportiva per minori con fragilità socio-economiche;
- Avviamento all’agonismo sportivo per minori con disabilità o fragilità;
- Terapie non farmacologiche (TNF) come arteterapia, musicoterapia, teatroterapia, ippoterapia, pet therapy, aromaterapia;
- Accompagnamento e supporto motivazionale per la partecipazione alle attività.
Il contributo massimo concedibile per progetto è di 71.500 euro, con una durata complessiva di 24 mesi.