Cos’è
La Strategia italiana per la Banda Ultralarga – definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 – rispettivamente con la Comunicazione sulla Connettività per un mercato unico digitale europeo (cd. ‘Gigabit Society’) e la Comunicazione sul decennio digitale (cd. “Digital compass”).
A chi si rivolge
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano destina 6,7 miliardi di euro per i progetti che costituiscono la Strategia per la Banda Ultralarga. Si tratta di risorse che si aggiungono agli investimenti già avviati per realizzare la transizione digitale in favore di cittadini e imprese.
Cosa prevede
La Strategia, oltre ad avere come obiettivo il completamento del Piano di copertura delle aree bianche e delle misure a sostegno della domanda già avviate (c.d. voucher), prevede cinque ulteriori Piani di intervento pubblico per coprire le aree geografiche in cui l’offerta di infrastrutture e servizi digitali ad altissima velocità da parte degli operatori di mercato è assente o insufficiente, e si prevede lo sarà anche nei prossimi anni. L’obiettivo concreto della Strategia, così come indicato nel PNRR, è di portare la connettività a 1 Gbit/s su tutto il territorio nazionale entro il 2026, in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030.