Strategia italiana per la Banda Ultra Larga

10 Aprile, 2024

FORMA AGEVOLAZIONE

Contributo/Fondo perduto

REGIONI

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Umbria, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Veneto

SETTORE

Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo

SPESA AMMESSA

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STATO INCENTIVO

CHIUSO

DATA APERTURA

DATA CHIUSURA

30 Giugno, 2015
31 Dicembre, 2022

NOTE

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Cos’è

La Strategia italiana per la Banda Ultralarga – definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 – rispettivamente con la Comunicazione sulla Connettività per un mercato unico digitale europeo (cd. ‘Gigabit Society’) e la Comunicazione sul decennio digitale (cd. “Digital compass”).

A chi si rivolge

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano destina 6,7 miliardi di euro per i progetti che costituiscono la Strategia per la Banda Ultralarga. Si tratta di risorse che si aggiungono agli investimenti già avviati per realizzare la transizione digitale in favore di cittadini e imprese.

Cosa prevede

La Strategia, oltre ad avere come obiettivo il completamento del Piano di copertura delle aree bianche e delle misure a sostegno della domanda già avviate (c.d. voucher), prevede cinque ulteriori Piani di intervento pubblico per coprire le aree geografiche in cui l’offerta di infrastrutture e servizi digitali ad altissima velocità da parte degli operatori di mercato è assente o insufficiente, e si prevede lo sarà anche nei prossimi anni. L’obiettivo concreto della Strategia, così come indicato nel PNRR, è di portare la connettività a 1 Gbit/s su tutto il territorio nazionale entro il 2026, in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030.

Obiettivo – Finalità

Digitalizzazione

Forma – Agevolazione

Contributo/Fondo perduto

Costi Ammessi

Impianti/Macchinari/Attrezzature, Servizi, brevetti e licenze
Tipologia soggetto
Cittadino, Impresa

Dimensione

Grande Impresa, Media Impresa, Microimpresa, Non classificabile/classificato, Piccola Impresa

Settore attività

Agroalimentare, Alberghiero, Altri servizi, Artigianato, Autoveicoli e altri mezzi di trasporto, Chimica e Farmaceutica, Commercio, Cultura, Edilizia, Elettronica, Fornitura Energia, Acqua e gestione Rifiuti, ICT, Meccanica, Metallurgia, Mobili, Legno e Carta, Moda e Tessile, Ristorazione, Salute, Servizi di trasporto, Turismo

ATECO

Tutti i settori economici ammissibili a ricevere aiuti;

Regioni

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Umbria, Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, Veneto

Altre caratteristiche

Telecomunicazioni - Innovazione - Digital transformation - Fondo perduto - Digital - Technology - Information - ICT - Informatizzazione - Digital trasformation - Innovazione

Soggetto gestore

INFRATEL ITALIA S.P.A.

Base normativa primaria

DELIBERA CIPE N. 65/2015

Provvedimento attuativo

DELIBERA CIPE N. 65/2015

Stanziamento incentivo

0.01 €

Sito di riferimento

https://bandaultralarga.italia.it/strategia-bul/strategia/

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