Cos’è
Il bando disciplina il procedimento amministrativo avente ad oggetto l’erogazione disovvenzioni in favore di imprese operanti in Sardegna aventi i requisiti meglio specificati nell’avviso pubblico per l’organizzazione e la gestione, anche per il tramite di Academy aziendali, di percorsi formativi sperimentali in collaborazione con Agenzie Formative Accreditate o ITS Academy. L’intervento, attuativo del disposto di cui all’art. 10, comma 16, lett. e) della L. R. 17/2021, si pone incontinuità con gli interventi di cui al sopraccitato fondo “Lavoro in Sardegna” ed opera nell’ambitodel Regime di Aiuto in esenzione disciplinato dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER), comemodificato con il Regolamento (UE) 2020/972 del 2 luglio 2020. Le finalità dovranno essere perseguite nel rispetto di quanto espressamente previstodalla legge regionale e dalle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 49/12 del 17 dicembre 2021, n.6/10 del 25 febbraio 2022, come modificata con D. G. R. n. 26/15 del 25 luglio 2023, di cui il presente Avviso costituisce attuazione. Oggetto dell’intervento è, in sintesi, il cofinanziamento dell’organizzazione e della gestione deisuddetti percorsi formativi sperimentali, volti a favorire il trasferimento delle conoscenze tecniche,professionali e specialistiche tra i lavoratori, valorizzando le competenze da essi maturate in senoalle imprese e, contemporaneamente, agevolarne il trasferimento anche a soggetti esterni ad esse,attraverso una formazione “mista”, sia con riferimento ai partecipanti coinvolti (occupati e disoccupatiinsieme), sia riguardo al tipo di formazione erogata, che dovrà coniugare gli apprendimenti teoricicon la pratica professionale, in un’ottica di work-based learning (WBL) che favoriscal’apprendimento nel contesto lavorativo nel quadro di un sistema della formazione professionalesempre più duale.
A chi si rivolge
Possono proporre la propria candidatura per l’erogazione di sovvenzioni volte a finanziarel’organizzazione e la gestione dei percorsi formativi sperimentali oggetto del bandoo, leimprese che, alla data di presentazione del Dossier di Candidatura Telematico (DCT), dichiarino ilpossesso dei seguenti requisiti:1. essere grande impresa, media impresa, piccola impresa, rete di micro e piccole imprese, di cuialla definizione della Raccomandazione 2003/361/CE del 6 maggio 2003 della Commissione Europea;2. avere almeno una unità locale/i attiva nel territorio della Regione Autonoma della Sardegna,operanti nei settori strategici dell’accoglienza turistica ed enogastronomia, trasporti e mobilità;innovazione tecnologica negli ambiti più innovativi del settore energetico (quali l’efficienzaenergetica e le energie rinnovabili);3. essere in regola con le assunzioni obbligatorie dei lavoratori disabili ai sensi della legge n. 68/99o, in alternativa, non soggette alle disposizioni della L. 68/99 in quanto aventi un numero didipendenti inferiore a 15 (nel caso di reti di micro e piccole imprese tale requisito dovrà essereposseduto da ciascuna delle imprese che ne fanno parte);4. osservare la pertinente normativa vigente in materia di lavoro, sicurezza ed assicurazioni socialiobbligatorie, nonché rispettare la normativa in materia fiscale, ambientale, relativa alle pariopportunità di genere e alla prevenzione di ogni discriminazione;5. essere in regola con gli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi (Documento Unico di regolarità Contributiva DURC) sulla base della rispettiva normativa di riferimento;6. non avere, a qualsiasi titolo, nei confronti dell’Amministrazione Regionale, delle propriearticolazioni organizzative, dei suoi enti strumentali e delle sue società controllate e partecipate,situazioni debitorie, ai sensi dell’art. 14 L. R. 5/2016 come modificato dall’art. 6, comma 3 della L. R. 16/2021, in relazione alle quali non sia stata approvata la rateizzazione meglio descritta dalla D. G. R. n. 8/42 del 19.2.2019 recante “Modifiche ed integrazioni alla disciplina in materia direcupero e riscossione dei crediti regionali e contenuta nell’allegato 1 alla D. G. R. n. 38/11 del30.9.2014, nell’allegato alla D. G. R. n. 5/52 dell’11.2.2014 e nell’allegato alla D. G. R. n. 12/25 del7.3.2017 (D. G. R. n. 8/42 del 19.2.2019);7. non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nell’art.2,punto 18) del Regolamento (UE) n.651/2014 (Regolamento GBER) e quindi non trovarsi in statodi fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordatopreventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;8. non aver richiesto, per i percorsi formativi sperimentali proposti, altro finanziamento nell’ambito diprogrammi nazionali o regionali, di altri programmi o iniziative comunitarie e/o a valere sugli Avvisipubblicati dai Fondi Interprofessionali.
Cosa prevede
I percorsi formativi sperimentali proposti dovranno rispondere alle caratteristiche di seguito indicate:I contenuti dovranno essere coerenti con il settore strategico nel cui ambito l’impresa proponentesvolge la sua attività imprenditoriale. Tale settore dovrà essere ricompreso in uno dei seguenti:- Accoglienza turistica ed enogastronomia;- Trasporti e mobilità;- Innovazione tecnologica negli ambiti più innovativi del settore energetico (quali l’efficienza energetica e le energie rinnovabili);In considerazione della natura “mista” dei gruppi d’aula che dovranno essere coinvolti nei percorsi formativi sperimentali (occupati e disoccupati insieme), le proposte progettuali dovranno coniugare l’esigenza di rafforzamento e aggiornamento continuo delle competenze dei lavoratori occupati nell’impresa proponente o nelle imprese della rete proponente con quella volta ad agevolare l’acquisizione di competenze professionali da parte della quota di (giovani under 35 e donne) disoccupati che le imprese ospiteranno nei percorsi formativi sperimentali organizzati per i propri occupati, per ridurre il gap tra le competenze possedute dai disoccupatie quelle richieste per il loro inserimento nel mercato del lavoro;La proposta progettuale non dovrà avere ad oggetto una formazione che, per gli occupati, possa sovrapporsi a quella erogata nell’ambito e per il tramite dei fondi interprofessionali;I percorsi formativi sperimentali dovranno prevedere l’erogazione di una formazione in grado di armonizzare teoria e pratica nel contesto lavorativo, in un’ottica basata sul work-based learning (WBL). In coerenza con tale metodologia, i progetti formativi dovranno integrare nel programma di formazione d’aula pratiche formative in cui l’apprendimento si verifichi in un ambiente di lavoro reale, attraverso la partecipazione alle attività lavorative.