Cos’è
Nell’ambito dell’Accordo di programma sottoscritto in data 7 dicembre 2021 tra Ministero dello Sviluppo Economico, ANPAL – Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Regione Piemonte, Comune di Torino, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane, Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a., volto alla realizzazione del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Torino, approvato, ai sensi dell’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, l’intervento è finalizzato: – allo sviluppo delle attività di R&S e di trasferimento tecnologico; – alla creazione di un Hub Automotive e di un Hub Aerospazio; – al sostegno agli investimenti produttivi con priorità ai settori automotive e aerospazio; – alla riqualificazione delle competenze; – alla formazione e al reimpiego di lavoratori appartenenti a uno specifico bacino di riferimento.
A chi si rivolge
Possono presentare domanda di agevolazione le imprese già costituite in forma di società di capitali; possono altresì presentare domanda di agevolazione le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile e le società consortili di cui all’art. 2615-ter del codice civile. Sono altresì ammesse le reti di imprese, costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete di cui all’articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive modifiche e integrazioni.
Cosa prevede
L’incentivo promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni rientranti nell’area di crisi industriale complessa del Sistema locale del lavoro di Torino, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti. In particolare, le iniziative imprenditoriali devono: a. prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale; b. comportare il mantenimento o l’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Nel caso di domande presentate da reti di impresa il mantenimento o l’incremento occupazionale dovrà essere garantito da ciascuna impresa partecipante alla rete. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER.