Cos’è
Nell’ambito del Progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa “Venafro – Campochiaro – Bojano e aree dell’indotto”, approvato ai sensi dell’art. 27 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, con Accordo di programma sottoscritto in data 27 luglio 2017 tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Agenzia nazionale politiche attive lavoro – ANPAL, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regione Molise, e Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.a. – Invitalia, l’incentivo è finalizzato al rilancio delle attività imprenditoriali, alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al sostegno dei programmi di investimento e sviluppo imprenditoriale nel territorio dei Comuni appartenenti all’area di crisi industriale complessa “Venafro – Campochiaro – Bojano e aree dell’indotto”. Con Atto integrativo del 27 aprile 2023, registrato dalla Corte dei Conti in data 27 giugno 2023 al n. 1002, la durata dell’Accordo di programma è prorogata di 36 mesi fino al 27 luglio 2023.
A chi si rivolge
Possono presentare domanda di agevolazione le imprese già costituite in forma di società di capitali. Possono, inoltre, presentare domanda di agevolazione le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile e le società consortili di cui all’art. 2615-ter del codice civile. Sono poi ammesse le reti di imprese, costituite da un minimo di 3 ed un massimo di 6 imprese, mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete di cui all’articolo 3, comma 4-ter, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, e successive modifiche e integrazioni.
Cosa prevede
L’incentivo promuove la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nel territorio dei Comuni rientranti nell’area di crisi industriale “Venafro – Campochiaro – Bojano e aree dell’indotto”, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti. In particolare, le iniziative imprenditoriali devono: a. prevedere la realizzazione di programmi di investimento produttivo e/o programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale e da progetti per la formazione del personale; b. comportare il mantenimento o l’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento. Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal regolamento (UE) n. 651/2014 (“Regolamento GBER”). Il finanziamento agevolato concedibile non può essere inferiore al 20% degli investimenti ammissibili. Il contributo in conto impianti e l’eventuale contributo diretto alla spesa sono determinati in relazione all’ammontare del finanziamento agevolato, nei limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER. I programmi di investimento produttivo possono essere ammessi alle agevolazioni anche alle condizioni ed entro i limiti previsti dal regolamento (UE) n. 1407/2013 sugli aiuti “de minimis”.