Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole

Cosa c'è da sapere

L’Avviso è finalizzato ad incentivare gli investimenti per le attività di diversificazione aziendale che favoriscono la crescita economica e lo sviluppo sostenibile nelle zone rurali, contribuendo anche a migliorare l’equilibrio territoriale, sia in termini economici che sociali e più nello specifico per finanziare la realizzazione di

  • agriturismi;
  • attività per l’agricoltura sociale;
  • attività educative/didattiche;
  • trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non compresi nell’Allegato I del TFUE e loro lavorazione e commercializzazione in punti vendita aziendali.

La dotazione assegnata al bando è di euro 11.300.000, unica per le 4 tipologie di investimenti previste.

Beneficiari

I soggetti proponenti dovranno possedere i seguenti requisiti:

  1. Essere Imprenditori agricoli, singoli o associati, ai sensi dell’art. 2135 del codice civile.
  2. Le imprese agricole dovranno avere una dimensione minima di produzione standard pari a € 10.000.

Inoltre per ciascuna delle 4 attività previste dal bando sono richiesti dei requisiti specifici.

Spese ammissibili

Per la misura agriturismo saranno ammissibili i seguenti interventi:

  1. ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento di fabbricati e manufatti aziendali esistenti, in corpi aziendali singoli e plurimi, e delle relative aree di pertinenza, per la diversificazione delle attività agricole verso attività agrituristiche, nel rispetto delle normative urbanistiche e paesaggistiche vigenti;
  2. acquisto di nuovi macchinari, attrezzature e mobilio da destinare allo svolgimento degli interventi di progetto;
  3. realizzazione siti internet e di tutte le nuove forme di promozione online, ad esclusione dei costi gestionali;
  4. installazione e ripristino di impianti termici, elettrici e telefonici dei fabbricati, nonché la realizzazione di servizi e dotazioni durevoli necessari per l’attività da realizzare
  5. acquisto di hardware e software finalizzati alla gestione delle attività agrituristiche;
  6. realizzazione di volumi tecnici e servizi igienici strettamente necessari all’attività agrituristica; installazione e/o ripristino degli impianti;
  7. opere e attrezzature connesse alle attività da realizzare, quali supporti audio-visivi e multimediali, cartelloni, mini-laboratori da campo, kit didattici, arredi, allestimento di locali e spazi per la degustazione e assaggio di prodotti realizzati in azienda, punti commerciali aziendali destinati alla vendita di prodotti prevalentemente realizzati dall’impresa, giardini didattici;
  8. opere connesse al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché all’adeguamento alla normativa igienico-sanitaria e di prevenzione dei rischi;
  9. acquisto di attrezzature, arredi, corredi, nonché attrezzature info-telematiche per l’accesso a collegamenti a banda larga;
  10. realizzazione di interventi per il risparmio idrico, energetico, per la razionale gestione dei rifiuti e per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili.
  11. investimenti materiali per gli adeguamenti delle strutture agrituristiche, necessari all’ottenimento della certificazione di qualità dei servizi ricettivi;
  12. I seguenti investimenti immateriali: acquisizione o sviluppo di programmi informatici e acquisizione di brevetti, licenze, diritti d’autore, marchi commerciali;
  13. sistemazione e adeguamento: di spazi aperti da destinare ad agri-campeggio compresi i servizi igienici e bungalow in legno o materiale a ridotto impatto ambientale; di spazi esterni a verde; di viabilità aziendale di accesso e percorsi per gli ospiti, connessi al fabbricato esistente
  14. opere e attrezzature finalizzate ad ampliare l’offerta dei servizi di tipo sportivo, ricreativo, culturale, escursionistico, punti vendita di prodotti aziendali

Per l’agricoltura sociale saranno ammissibili i seguenti interventi:

1. Opere edili di recupero dei fabbricati aziendali esistenti, riconducibili esclusivamente agli interventi di ristrutturazione, adeguamento, restauro e risanamento conservativo degli spazi interni (spazio giorno, spazio riposo, spazio per i servizi – cucina/bagni), strettamente funzionali alle attività di agricoltura sociale. Le opere dovranno essere conformi alle

normative vigenti in materia sanitaria, urbanistica, ambientale e di superamento o eliminazione delle barriere architettoniche, salvo le deroghe consentite.

2. Realizzazione e/o adeguamento degli impianti tecnologici (termico – idrosanitario – elettrico etc.) anche attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e alla utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili.

3. Sistemazione e messa in sicurezza di percorsi e delle aree esterne prossime agli immobili da destinare ad attività di agricoltura sociale.

4. Realizzazione di box per il ricovero dei cavalli e strutture per la conservazione delle attrezzature di tipo prefabbricato in legno, eventualmente mascherati da idonea vegetazione. I box, di dimensione non superiore a 4×4 mt., dovranno essere dotati di tazzetta per abbeveraggio e mangiatoia. È ammissibile, inoltre, la realizzazione di maneggi, di dimensione non superiore a 1.500 mq.

5. Acquisto di dotazioni strumentali (arredi, attrezzature e segnaletica necessaria) strettamente funzionali allo svolgimento dell’attività. Le attrezzature e le apparecchiature, quali ad esempio quelle di tipo audio-video, devono essere espressamente ed esclusivamente destinate alle attività previste nel progetto di agricoltura sociale. Sono ammesse attrezzature destinate ad attività di agricoltura sociale nelle varie forme che essa può assumere, quali attività sociali (inclusione sociale, riabilitazione), socioassistenziali (terapia con animali, ortoterapia), agri-asili, accoglienza di persone, compresi i minori, con disabilità o svantaggio, riabilitazione e cura

Per le attività educative/didattiche saranno ammissibili i seguenti interventi:

  1. interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo, di edifici facenti parte della azienda agricola; eventuali impianti sanitari (realizzazione e/o ristrutturazione bagni) / elettrici / idrici / termici e simili possono rappresentare al massimo il 40% dell’importo come voce impianti rispetto alla spesa totale richiesta in domanda per gli interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo degli edifici;
  2. attrezzature specifiche per lo svolgimento dell’attività didattica (intendendosi attrezzature per lo svolgimento di attività ricreative, didattiche e culturali connesse ed integrate con l’attività e le caratteristiche dell’azienda agricola e con l’ambiente rurale, come ad es. attrezzature dimostrative e/o di laboratorio, attrezzature informatiche e relativo software, ecc., con esclusione di mobili, corredi e materiale minuto)

Per trasformazione di prodotti non presenti nell’allegato I TFUE saranno ammissibili i seguenti interventi

  1. interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo di edifici facenti parte della azienda agricola per la realizzazione di locali di caratteristiche adeguate all’impiego quali ricoveri scorte, laboratori per l’attività di trasformazione, sale degustazione e locali vendita (con eventuale ampliamento massimo del 10% in superficie limitato a volumi accessori quali ad esempio servizi igienici, accessi privi di barriere architettoniche, scale e simili) gli interventi saranno valutati con riferimento al vigente Elenco Prezzi Regionale Agricoltura; eventuali impianti sanitari (realizzazione e/o ristrutturazione bagni) / elettrici / idrici/termici e simili possono rappresentare al massimo il 40% della spesa totale richiesta in domanda per gli interventi di ristrutturazione / restauro / risanamento conservativo degli edifici;
  2. acquisto di attrezzature specifiche per lo svolgimento dell’attività di trasformazione (quali ad esempio fermentatori, pastorizzatori, maltatori, centrifughe, estrusori, miscelatori…) con esclusione dei materiali di consumo (ad es. reagenti chimici, bombole di azoto, CO2 o altri gas), beni non durevoli (cioè, di durata inferiore a 5 anni), minuterie e piccoli attrezzi ad uso manuale;
  3. realizzazione siti internet e di tutte le nuove forme di promozione online, ad esclusione dei costi gestionali;
  4. acquisto di hardware e software finalizzati alla gestione delle attività;
  5. opere e attrezzature connesse alle attività da realizzare, quali supporti audio-visivi e multimediali, cartelloni, mini-laboratori da campo, kit didattici, arredi, allestimento di locali e spazi per la degustazione e assaggio di prodotti realizzati in azienda, punti commerciali aziendali destinati alla vendita di prodotti prevalentemente realizzatidall’impresa, giardini didattici;
  6. realizzazione di interventi per il risparmio idrico, energetico, per la razionale gestionedei rifiuti e per l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili anche di impianti fotovoltaici a terra. L’energia prodotta può essere utilizzata esclusivamente ai fini dell’autoconsumo, pertanto, nel caso di impianti quali quelli fotovoltaici, l’attivazione della modalità con scambio sul posto è consentita solamente con compensazione dei consumi aziendali e senza vendita

Per tutti e quattro gli interventi sono ammesse le seguenti spese generali:

1) onorari di professionisti e/o consulenti, per:

– studi di fattibilità;

– valutazioni di incidenza e di impatto ambientale;

– stesura e predisposizione di tutti gli elaborati progettuali a corredo della domanda di sostegno;

– direzione, contabilizzazione, rendicontazione e collaudo dei lavori;

– predisposizione della documentazione tecnico-contabile e amministrativa ai fini della presentazione della domanda di pagamento anticipo, SAL e saldo, nonché della domanda di sostegno;

– redazione del piano di sicurezza e coordinamento di cui al D.lgs n. 494 del 14/08/1996 e ss.mm.ii., nel caso in cui ne ricorrano le condizioni nel cantiere di lavoro.

Le percentuali imputabili a progetto per le voci incluse nella categoria spese generali seguono i seguenti indicatori:

a) max 7% per i progetti redatti da tecnici progettisti laureati in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione e iscritti ai relativi Ordini o Consigli professionali competenti;

b) max 6% per i progetti redatti da tecnici progettisti non laureati in possesso dell’abilitazione all’esercizio della professione e iscritti ai relativi collegi;

c) max 3% sull’importo delle attrezzature mobili previste nei progetti redatti da tecnici progettisti sia laureati che non laureati;

d) max 1% per la redazione del Piano di sicurezza e coordinamento, di cui al d.lgs. n. 494/1996 e s.m.i.;

Le spese relative ai punti a, b, non sono cumulabili. 2) altre spese: -spese per consulenze finanziarie;

-spese per la tenuta di conto corrente, purché trattasi di c/c appositamente aperto e dedicato esclusivamente all’operazione, con esclusione degli interessi passivi;

-spese per garanzie fideiussorie per la concessione di anticipi;

-spese inerenti all’obbligo di informazione e pubblicità sugli interventi finanziati dal FEASR (targhe, cartelloni, ecc.);

-spese relative alle attività svolte dai commercialisti e dai revisori legali sulla base di quanto definito dalle rispettive convenzioni stipulate con la Regione.

In ogni caso l’importo massimo ammissibile al contributo delle spese di cui al punto 2) non potrà essere superiore al 5% e si dovrà fare riferimento, ai fini della ragionevolezza dei costi, al confronto di almeno tre offerte di preventivi in concorrenza o al listino dei prezzi di mercato “realistico” o alla valutazione del tecnico effettuata sulla scorta di una accurata e documentata indagine di mercato, ad esclusione delle polizze, delle spese relative al conto corrente e delle spese relative alle parcelle notarili.

Agevolazione

I progetti dovranno prevedere contributi compresi tra i 20.000,00 e i 200.000,00 euro (importo massimo di contributo previsto per azienda). Il contributo massimo, erogato in regime de minimis, sarà pari a 200.000 quindi il costo massimo di progetto finanziabile sarà pari a 307.692 €.

Presentazione

Dal 10 novembre 2023 al 15 febbraio 2024.

Foto di Scott Goodwill su Unsplash

A chi è rivolto?

Piccole imprese, Medio imprese, Micro imprese, PMI

Agevolazione

Contributo a fondo perduto

scadenza

15 Febbraio, 2024

Apertura

10 Novembre, 2023

Area geografica

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche , Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto

Settore

Agricoltura, Silvicoltura e Pesca

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