Cos’è
La misura è volta a mitigare gli effetti della crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha duramente colpito le imprese operanti nei settori del wedding, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e del settore dell’Hotellerie-Restaurant-Catering (HO. RE. CA), attraverso l’erogazione di un contributo a fondo perduto. I criteri e le modalità per l’erogazione dei contributi alle imprese, in attuazione dell’articolo 1-ter del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 (c.d. decreto Sostegni Bis), sono stati definiti con decreto interministeriale 30 dicembre 2021. Le risorse finanziarie disponibili per l’anno 2021 sono pari a euro 70.000.000,00, di cui: – una quota pari a euro 40.000.000 è destinata al settore del “wedding” – una quota pari a euro 10.000.000,00 è destinata al settore, diverso dal “wedding”, dell’intrattenimento e dell’organizzazione di feste e cerimonie – una quota pari a euro 10.000.000,00 è destinata alle imprese operanti nel settore dell’HO. RE. CA- un ulteriore quota pari a 10.000.000,00 è destinata, come contributo aggiuntivo, alle sole imprese operanti nel settore della ristorazione che hanno già presentato domanda nell’ambito dello sportello telematico aperto dall’Agenzia delle entrate dal 9 al 23 giugno, come previsto dal decreto interministeriale 29 aprile 2022. Con il decreto interministeriale 19 agosto 2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 252 del 27 ottobre 2022, è stato modificato il decreto interministeriale 30 dicembre 2021, ponendo un nuovo stanziamento di risorse per l’anno 2022, pari a euro 40.000.0000,00, a favore delle imprese operanti in ulteriori settori “in difficoltà”.
A chi si rivolge
Le agevolazioni sono concesse alle imprese operanti nei settori del “wedding”, dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie, del settore dell’HO. RE. CA. e di altri settori in difficoltà. Per l’accesso al contributo 2021 sono previste le seguenti condizioni: a. nell’anno 2020 hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto al fatturato del 2019. Ai fini della quantificazione del fatturato, rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b), del TUIR, relativi ai periodi d’imposta 2019 e 2020. Per le imprese costituite nel corso dell’anno 2019, la riduzione del fatturato, nella medesima misura del 30%, è rapportata al periodo di attività del 2019 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese, prendendo in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato registrato nel corrispondente periodo del 2020, secondo quanto specificato con il provvedimento di cui all’articolo 6, comma 3; b. hanno registrato, nel periodo d’imposta 2020, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30%. Per l’accesso al contributo 2022, sono stati individuati ulteriori settori “in difficoltà”, riferiti specifici codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007: – 56.10 – Ristoranti e attività di ristorazione mobile; – 56.21 – Fornitura di pasti preparati (catering per eventi); – 56.30 – Bar e altri esercizi simili senza cucina; – 93.11.2 – Gestione di piscine; – 96.09.05 – Organizzazione di feste e cerimonie. Per l’accesso al contributo 2022 è necessario che le imprese abbiano subito nel 2021 una riduzione dei ricavi non inferiore al 40% rispetto ai ricavi del 2019. Per le imprese costituite nel 2020, in luogo dei ricavi, la riduzione deve far riferimento all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi del 2020 successivi a quello di apertura della partita IVA rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2021.
Cosa prevede
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, ai sensi e nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Sezione 3.1 del Quadro Temporaneo degli aiuti COVID-19 ovvero, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, ai sensi e nel rispetto del regolamento de minimis. Per il contributo 2021 le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti secondo le seguenti modalità: a. il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili b. il 20% per cento di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 100.000,00 c. il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300.000,00. Per il contributo 2022 le risorse sono ripartite tra le imprese in possesso dei requisiti secondo le seguenti modalità: a. il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente ripartito tra tutte le imprese istanti ammissibili b. il 20% per cento di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto all’assegnazione di cui alla lettera a), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 400.000,00 c. il restante 10% di ciascuna assegnazione è ripartito, in via aggiuntiva rispetto alle assegnazioni di cui alle lettere a) e b), tra tutte le imprese istanti ammissibili che presentano un ammontare dei ricavi superiore a 1 milione di euro.