Cos’è
Bando per la concessione a favore delle attività economiche operanti sul territorio del Comune di Tione di Trento di contributi a fondo perduto per la copertura di spese di gestione, finalizzati a sostenere la continuità delle attività economiche presenti sul territorio comunale, anche avuto riguardo agli effetti economici avversi della pandemia da Covid-19 sul tessuto economico locale.
A chi si rivolge
Il bando è rivolto a imprese che, indipendentemente dalla loro forma giuridica, soddisfino tutti i seguenti requisiti: a) si qualifichino come microimprese o piccole imprese; b) svolgano, alla data di presentazione della domanda ed attraverso una o più unità operative (unità locali) ubicata/e nel territorio del Comune di Tione di Trento, un’attività commerciale, nei settori corrispondenti ai codici ATECO 46.2, 46.3, 46.4, 46.5, 46.6, 46.7, 46.9, 47.1, 47.2, 47.3, 47.4, 47.5, 47.6, 47.7, 47.8, 47.9, 45.1, 45.3, 45.40.1, 56.10.11, 56.10.12, 56.10.20, 56.10.42, 56.10.50, 56.30, oppure un’attività artigianale, rientrando nei requisiti di cui alla legge-quadro per l’artigianato, Legge 8 agosto 1985, n. 443; c) siano regolarmente costituite ed iscritte al Registro Imprese, e risultino attive al momento della presentazione della domanda, oppure siano in via di costituzione; d) non siano in stato di liquidazione o di fallimento, oppure non siano soggette a procedure di fallimento o di concordato preventivo; e) siano titolari di partita IVA; f) siano in grado di rispettare la normativa in materia di aiuti di Stato; g) non abbiano debiti di qualunque natura nei confronti del Comune di Tione di Trento al 31.12.2021, oppure, nel caso abbiano debiti nei confronti del Comune di Tione di Trento, siano disponibili ad autorizzare il Comune a compensare parzialmente o totalmente il debito con il contributo spettante, purchè dichiarino la volontà di compensazione all’atto della domanda, pena l’esclusione dal ristoro in oggetto; h) rispettino la normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; i) abbiano avuto nell’anno 2022 un calo del fatturato rispetto al fatturato dell’anno 2019, oppure, in alternativa, j) nuove attività, intendendo per nuove attività quelle attivate dopo il 01.01.2022 ed in esercizio alla data di presentazione della domanda, escluse attività già preesistenti per le quali si sia solo trasformata la ragione sociale. Per queste nuove attività non è necessario il requisito di cui alla lettera precedente i), non avendo un’intera annualità 2019 di fatturato di riferimento; k) abbiano sostenuto nel corso dell’anno 2022 un aumento della spesa per l’energia elettrica rispetto all’anno 2021. Per le imprese esercenti attività commerciali, l’esercizio, a titolo principale o secondario, di un’attività fra quelle corrispondenti ai suddetti codici ATECO, dovrà risultare dalla visura dell’impresa, estraibile dal Registro delle Imprese. Per le imprese artigiane costituirà condizione necessaria per l’accesso al contributo risultare iscritti alla sezione I dell’Albo delle imprese artigiane, tenuto dalla CCIAA. Sono ammessi anche imprenditori agricoli che integrino i requisiti di cui alle lettere a), c), d), e), f), g), h), i) o j) ed esercitino, sul territorio del Comune, attività di vendita, ai sensi dell’articolo 4 del D. Lgs. 18 maggio 2001, n. 228. Sono infine ammesse le imprese rientranti in almeno una delle fattispecie previste dalle precedenti lettere i), j) e k), ed in possesso dei rimanenti requisiti di cui sopra.
Cosa prevede
Il contributo si configura come ristoro, a fondo perduto, di parte delle spese di gestione sostenute dalle imprese nell’esercizio 2022. Costituiscono spese di gestione ristorabili gli esborsi sostenuti dall’1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per far fronte alle seguenti voci di costo: 1) locazioni immobiliari/canoni; 2) utenze/telefono/riscaldamento; 3) pulizie, sanificazione; 4) spese per personale dipendente; 6) spese per tributi comunali relativi al 2022 e per